I Fasciovegani by Giuseppe Cruciani

autore:Giuseppe Cruciani [Cruciani, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2017-04-08T22:00:00+00:00

6. Milizia veg

Valerio Vassallo, il Che Guevara di Biella

Siete tutti indottrinati, mettetevelo in testa. Siete nati, la mamma si è spremuta la tetta per farvi ciucciare per qualche mese il latte, poi si è rotta i coglioni di darvi il latte e allora ha detto: rubiamolo alla mucca, ammazziamo il vitello. Così il figlio cresce scemo, grasso e stupido.

Se vuoi drogarti, fatti cento overdose, ma non devi uccidere un animale. Se lo fai, se togli una vita, devi essere combattuto.

Chi fa distinzioni di specie è come un sessista e un razzista.

Classico prototipo del fasciovegano, Valerio Vassallo è un ragazzotto di Biella, per un periodo attivista di un movimento animalista chiamato META. Per capire chi è Vassallo è sufficiente lasciarlo parlare. Si racconta da solo. In un’intervista alle Iene (intervista doppia, c’era anche chi scrive), il vegano dice: “Quello che è stato fatto ai tempi di Auschwitz, oggi lo stiamo facendo agli animali”, “Se una persona mangia carne, alla fine dell’anno, ha ucciso cento vite, a questo punto è meglio che il mangiacadaveri muoia e salviamo cento vittime”, “Se vedo una signora con la pelliccia per strada, cerco di danneggiarla”, “Se vedo una persona che si mangia un panino, se ho la possibilità, ci sputacchio dentro”, “Gli allevamenti devono sparire, vogliamo danneggiare le aziende che sfruttano gli animali a scopo di lucro. Se le proteste non funzionano e continuano a rompere i coglioni, andiamo a casa loro”, “Cruciani è un idiota, se ti presenti davanti a noi con un salame, è normale che qualcuno te lo ficchi in culo”, “Cruciani, ricordati che il mondo è piccolo e prima o poi qualcuno ti troverà.” A un certo punto gli chiedono: “Se tua madre si potesse salvare con un farmaco testato sugli animali, cosa le diresti?” E lui: “Mi dispiace, non puoi essere più mia madre.” Non pago di questo sputtanamento universale, il Vassallo si è specializzato nel dare fastidio a gente che lavora, persone che hanno l’unico torto di guidare per ore un camion con dentro degli animali. A uno di questi, bloccato in mezzo alla strada dalla sua banda, dice in faccia: “Lo sai che se chiamo tutti i miei, ti ammazziamo di botte? Lo sai che, se chiamo gli altri volontari, ti facciamo un culo così?” Un fenomeno. Altra specialità eroica: disturbare i pescatori della domenica, spesso anziani che vogliono trascorrere qualche ora con le loro canne da pesca in riva a un fiume. Durante una di queste azioni rivoluzionarie, Vassallo e i suoi bravi hanno interrotto una gara di pesca alla trota, prendendosela con un padre che stava pescando insieme a suo figlio. “Gli stai insegnando ad ammazzare!” ha gridato il Che Guevara di Biella. Accusato di stalking pesante dalla sua ex fidanzata (e punito in primo grado dai giudici), il nostro eroe diventa persino consulente di un programma di Rai 2, quello di Giulia Innocenzi, Animali come noi, dove, oltre ai soliti assalti agli autotrasportatori, si camuffa, con tanto di voce modificata, da attivista di un fantomatico ALF, Animal Liberation Front.

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